Uomo politico francese. Aderì giovanissimo al Partito socialista (SFIO) e
si inserì attivamente nel movimento sindacale. Partecipò alla
Resistenza, fu per due anni prigioniero (1940-42) e nel 1945 venne eletto
deputato al Parlamento. Nel 1946 divenne segretario generale dello SFIO e nel
1956, dopo aver ricoperto vari incarichi ministeriali e internazionali, assunse
la presidenza del Governo radical-socialista che guidava il Paese. Durante il
suo mandato firmò con il Governo tedesco il trattato per l'annessione
della Saar alla Germania e per la canalizzazione della Mosella, e riconobbe
l'indipendenza del Marocco e della Tunisia mentre, fortemente condizionato dalle
destre, perseguì una politica di forza contro il movimento di liberazione
del popolo algerino. Dopo la caduta del suo Governo,
M. appoggiò
De Gaulle, del cui Gabinetto entrò a far parte nel 1958 come ministro di
Stato. Tuttavia, dimessosi l'anno successivo, passò all'opposizione come
leader del Partito socialista, iniziando una cauta marcia di avvicinamento al
Partito comunista. Dopo l'elezione come deputato di Arras nel 1968,
lasciò la direzione del Partito socialista per mettersi a capo di una
corrente minoritaria all'interno del nuovo Partito (Flers 1905 - Parigi
1975).